L’ECCIDIO DI CANOVA DEL 24 LUGLIO 1944
L’ECCIDIO DI CANOVA DEL 24 LUGLIO 1944
La morte di Lino Parodi e di 4 civili
La morte di Lino Parodi e di 4 civili
In seguito a uno scontro tra partigiani e le truppe della 16ª Divisione Reichsfürer SS, i nazisti scateneranno una raprresaglia contro i civili e incendieranno il paese.
In seguito a uno scontro tra partigiani e le truppe della 16ª Divisione Reichsfürer SS, i nazisti scateneranno una raprresaglia contro i civili e incendieranno il paese.

Il 24 luglio del 1944 i partigiani della Brigata d’assalto Garibaldi 340, con alcuni della Falco, si trovano in prossimità del ponte di Serricciolo, oggetto di un tentativo di sabotaggio. Nel corso delle operazioni si imbattono in una autocolonna tedesca, che sta trasferendo truppe della 16ª Divisione Reichsfürer SS verso l’alta valle del Taverone. Si accende un violento scontro a fuoco tra le due formazioni, nel corso del quale perde la vita il partigiano di Ortonovo, Lino Parodi, di 24 anni e, secondo le fonti tedesche provoca, almeno un morto e tre feriti gravi tra gli occupanti. L’attacco scatena l’immediata rappresaglia tedesca; vengono rastrellati e fucilati in località Madonnina nell’immediato tre uomini, Giulio Nardi, 31 anni, Mario Petacchi, 28 anni, Priori Gaudenzio, 72 anni, e un quarto, Pietro Morotti, sorpreso mentre guarda la fucilazione di nascosto. Successivamente viene dato alle fiamme il villaggio di Canova e perdono la vita Giuseppe Giannini, Alfredo Taddei, Settima Tonelli, Massimo Priori e Corina Tassi. In seguito la Brigata d’assalto Garibaldi, prenderà il nome “Lino Parodi”. Nel dopoguerra a Parodi verrà data la Medaglia d’argento alla memoria, con la seguente motivazione: «Nel corso di un aspro combattimento contro un preponderante nemico, incurante del pericolo, si lanciava arditamente all’assalto riuscendo ad eliminare i diretti avversari e ad incendiare con preciso lancio di bombe a mano quattro autocarri nemici. Colpito a morte mentre tentava di trarre in salvo, sotto il fuoco nemico, un altro partigiano ferito, trovava ancora la forza di incitare i commilitoni alla lotta».
Il 24 luglio del 1944 i partigiani della Brigata d’assalto Garibaldi 340, con alcuni della Falco, si trovano in prossimità del ponte di Serricciolo, oggetto di un tentativo di sabotaggio. Nel corso delle operazioni si imbattono in una autocolonna tedesca, che sta trasferendo truppe della 16ª Divisione Reichsfürer SS verso l’alta valle del Taverone. Si accende un violento scontro a fuoco tra le due formazioni, nel corso del quale perde la vita il partigiano di Ortonovo, Lino Parodi, di 24 anni e, secondo le fonti tedesche provoca, almeno un morto e tre feriti gravi tra gli occupanti. L’attacco scatena l’immediata rappresaglia tedesca; vengono rastrellati e fucilati in località Madonnina nell’immediato tre uomini, Giulio Nardi, 31 anni, Mario Petacchi, 28 anni, Priori Gaudenzio, 72 anni, e un quarto, Pietro Morotti, sorpreso mentre guarda la fucilazione di nascosto. Successivamente viene dato alle fiamme il villaggio di Canova e perdono la vita Giuseppe Giannini, Alfredo Taddei, Settima Tonelli, Massimo Priori e Corina Tassi. In seguito la Brigata d’assalto Garibaldi, prenderà il nome “Lino Parodi”. Nel dopoguerra a Parodi verrà data la Medaglia d’argento alla memoria, con la seguente motivazione: «Nel corso di un aspro combattimento contro un preponderante nemico, incurante del pericolo, si lanciava arditamente all’assalto riuscendo ad eliminare i diretti avversari e ad incendiare con preciso lancio di bombe a mano quattro autocarri nemici. Colpito a morte mentre tentava di trarre in salvo, sotto il fuoco nemico, un altro partigiano ferito, trovava ancora la forza di incitare i commilitoni alla lotta».
