LA MORTE DEL PARTIGIANO LEONARDO UMILE
LA MORTE DEL PARTIGIANO LEONARDO UMILE
Catturato a Bastia di Licciana e fucilato a Villanova di Bigliolo
Catturato a Bastia di Licciana e fucilato a Villanova di Bigliolo
Nel dopoguerra Leonardo Umile è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare, per aver difeso fino all’ultimo i suoi compagni.
Nel dopoguerra Leonardo Umile è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare, per aver difeso fino all’ultimo i suoi compagni.

Leonardo Umile nasce a Scerni, in provincia di Chieti, il 1° giugno 1919. Nel 1939 si arruola nell’Aeronautica Militare, ma viene riformato e congedato con il grado di aviere scelto nel 1941, a causa di problemi di salute. Nel giugno 1944 entra nel Corpo Volontari della Libertà e viene assegnato al 1º Battaglione della IV Brigata Garibaldi “Apuania”, di cui diventa commissario politico. Alle prime luci del 7 aprile 1945 truppe tedesche sferrano un violento attacco contro i partigiani stanziati a Bastia, nel comune di Licciana Nardi. Accorrono in aiuto alcuni partigiani che si trovano nella vicina Cisigliana, tra i quali c’è Leonardo Umile.
Lo scontro vede le forze partigiane soccombenti e Umile, per proteggere la ritirata dei compagni, rimane per quattro ore alla mitragliatrice, poi scappa nascondendosi sotto un mucchio di foglie ammassate finché non viene catturato dai tedeschi, che lo sorprendono con una baionetta tra il fogliame ferendolo al viso. Catturato, viene ripetutamente percosso, ma Umile non si piega mai e va incontro all’inevitabile morte a testa alta, con coraggio e fermezza d’animo, come verrà in seguito raccontato da William Nugnez, un testimone che viene fatto prigioniero insieme al partigiano. Umile viene ucciso a Villanova di Bigliolo, dopo aver fino all’ultimo rifiutato di salvarsi la vita con la delazione: «Fate di me ciò che volete». Nel monumento realizzato in suo onore in anni recenti nel centro di Aulla, in Piazza Nenni, è stata riportata una frase dell’interrogatorio prima della fucilazione: «– Tu sei Leonardo? – Sì! – Sei un capo dei banditi? – No! Mi onoro di essere un capo dei Patrioti».
Leonardo Umile nasce a Scerni, in provincia di Chieti, il 1° giugno 1919. Nel 1939 si arruola nell’Aeronautica Militare, ma viene riformato e congedato con il grado di aviere scelto nel 1941, a causa di problemi di salute. Nel giugno 1944 entra nel Corpo Volontari della Libertà e viene assegnato al 1º Battaglione della IV Brigata Garibaldi “Apuania”, di cui diventa commissario politico. Alle prime luci del 7 aprile 1945 truppe tedesche sferrano un violento attacco contro i partigiani stanziati a Bastia, nel comune di Licciana Nardi. Accorrono in aiuto alcuni partigiani che si trovano nella vicina Cisigliana, tra i quali c’è Leonardo Umile.
Lo scontro vede le forze partigiane soccombenti e Umile, per proteggere la ritirata dei compagni, rimane per quattro ore alla mitragliatrice, poi scappa nascondendosi sotto un mucchio di foglie ammassate finché non viene catturato dai tedeschi, che lo sorprendono con una baionetta tra il fogliame ferendolo al viso. Catturato, viene ripetutamente percosso, ma Umile non si piega mai e va incontro all’inevitabile morte a testa alta, con coraggio e fermezza d’animo, come verrà in seguito raccontato da William Nugnez, un testimone che viene fatto prigioniero insieme al partigiano. Umile viene ucciso a Villanova di Bigliolo, dopo aver fino all’ultimo rifiutato di salvarsi la vita con la delazione: «Fate di me ciò che volete». Nel monumento realizzato in suo onore in anni recenti nel centro di Aulla, in Piazza Nenni, è stata riportata una frase dell’interrogatorio prima della fucilazione: «– Tu sei Leonardo? – Sì! – Sei un capo dei banditi? – No! Mi onoro di essere un capo dei Patrioti».
