I DUE PARTIGIANI CADUTI A MIGNEGNO
I DUE PARTIGIANI CADUTI A MIGNEGNO
L’uccisione di Ennio Vecchi e Duilio Toma
L’uccisione di Ennio Vecchi e Duilio Toma
Nel 1944 sono ormai molti i giovani che scelgono di entrare nei gruppi partigiani. Tra questi vi è il “Picelli”, formazione garibaldina nata nel parmense e trasferitasi poi nel versante lunigianese.
Nel 1944 sono ormai molti i giovani che scelgono di entrare nei gruppi partigiani. Tra questi vi è il “Picelli”, formazione garibaldina nata nel parmense e trasferitasi poi nel versante lunigianese.

Nel giugno 1944 a monte del paese di Succisa era accampato uno dei tre distaccamenti del battaglione “Picelli” della XII Brigata Garibaldi di Parma, intitolato a Fermo Ognibene “Alberto”, il primo comandante della formazione partigiana caduto nello scontro con i fascisti della XMas proprio a Succisa nel marzo di quell’anno. Al comando del distaccamento è Ennio Vecchi “Giuseppe”, 23 anni, di Parma e comprende anche giovani del paese entrati nei ranghi dei partigiani. Il gruppo è ormai molto numeroso e si rende necessario procurare generi alimentari non reperibili in zona; per questo, la sera dell’11 giugno, il comandante Vecchi e il partigiano Duilio Toma, partigiano ventenne di Succisa ed esperto conoscitore del territorio, si offrono di scendere nel sobborgo pontremolese di Mignegno per cercare di rifornirsi in un negozio del luogo.
Il tentativo viene però interrotto dall’arrivo di una pattuglia tedesca motorizzata: i partigiani aprono il fuoco e uccidono due nemici, ma a loro volta sono colpiti e restano a terra feriti a morte. Impossibilitata ad intervenire e prestare loro soccorso, la popolazione è stata testimone dei loro lamenti e della loro agonia per tutta la notte. Ad Ennio Vecchi viene assegnata la Medaglia di Bronzo al Valor Militare; la
piccola falce e martello incisa accanto al suo nome sulla lapide che ricorda il loro sacrificio ne attesta la fede politica.
Nel giugno 1944 a monte del paese di Succisa era accampato uno dei tre distaccamenti del battaglione “Picelli” della XII Brigata Garibaldi di Parma, intitolato a Fermo Ognibene “Alberto”, il primo comandante della formazione partigiana caduto nello scontro con i fascisti della XMas proprio a Succisa nel marzo di quell’anno. Al comando del distaccamento è Ennio Vecchi “Giuseppe”, 23 anni, di Parma e comprende anche giovani del paese entrati nei ranghi dei partigiani. Il gruppo è ormai molto numeroso e si rende necessario procurare generi alimentari non reperibili in zona; per questo, la sera dell’11 giugno, il comandante Vecchi e il partigiano Duilio Toma, partigiano ventenne di Succisa ed esperto conoscitore del territorio, si offrono di scendere nel sobborgo pontremolese di Mignegno per cercare di rifornirsi in un negozio del luogo.
Il tentativo viene però interrotto dall’arrivo di una pattuglia tedesca motorizzata: i partigiani aprono il fuoco e uccidono due nemici, ma a loro volta sono colpiti e restano a terra feriti a morte. Impossibilitata ad intervenire e prestare loro soccorso, la popolazione è stata testimone dei loro lamenti e della loro agonia per tutta la notte. Ad Ennio Vecchi viene assegnata la Medaglia di Bronzo al Valor Militare; la
piccola falce e martello incisa accanto al suo nome sulla lapide che ricorda il loro sacrificio ne attesta la fede politica.