Pontremoli

n.9

UCCISIONE DEI CIVILI DA PARTE DELLA X MAS

UCCISIONE DEI CIVILI DA PARTE DELLA X MAS

Violenze fasciste a Pontremoli

Violenze fasciste a Pontremoli

La X MAS, che nella primavera 1944 è di stanza nel seminario vescovile, segna la vita del territorio con la sua presenza caratterizzata dalla violenza anche verso la popolazione inerme

La X MAS, che nella primavera 1944 è di stanza nel seminario vescovile, segna la vita del territorio con la sua presenza caratterizzata dalla violenza anche verso la popolazione inerme

Il 13 marzo i militi del Battaglione San Marco, mentre svolgono perquisizioni nei paesi di Vignola e Casa Corvi si imbattono nei fratelli, Renato e Silvio Galli, 23 anni il primo, reduce dalla campagna di Russia, e di soli 16 anni Silvio, e li uccidono mentre sono intenti alla potatura delle viti.
Nella stessa giornata viene ucciso anche Luigi Ferrari, di 44 anni di Casa Corvi, mentre per problemi di salute, si era seduto su di una pietra lungo la strada. Sono loro le prime vittime civili della zona e la loro uccisione, immotivata, presagio di ulteriori eventi tragici, desta sgomento.
Ulteriore vittima civile nella zona è Giovanni Beghetti, 55 anni, fucilato il 17 luglio a Pontremoli nei pressi del cantiere delle acciaierie Falck presso le quali era guardia notturna.
Sono episodi di ingiustificata atrocità, messi in atto da giovani militi che, infatuati dal ruolo loro assegnato, effettuano scorribande nel territorio.
Queste vittime innocenti sono accomunate nel ricordo in una lapide collocata dalla popolazione dei due paesi vicini nel marzo 1946 sulla facciata della pieve di Vignola dove si legge: “perché resti l’ammonitore ricordo dei delitti del fascismo”.

Il 13 marzo i militi del Battaglione San Marco, mentre svolgono perquisizioni nei paesi di Vignola e Casa Corvi si imbattono nei fratelli, Renato e Silvio Galli, 23 anni il primo, reduce dalla campagna di Russia, e di soli 16 anni Silvio, e li uccidono mentre sono intenti alla potatura delle viti.
Nella stessa giornata viene ucciso anche Luigi Ferrari, di 44 anni di Casa Corvi, mentre per problemi di salute, si era seduto su di una pietra lungo la strada. Sono loro le prime vittime civili della zona e la loro uccisione, immotivata, presagio di ulteriori eventi tragici, desta sgomento.
Ulteriore vittima civile nella zona è Giovanni Beghetti, 55 anni, fucilato il 17 luglio a Pontremoli nei pressi del cantiere delle acciaierie Falck presso le quali era guardia notturna.
Sono episodi di ingiustificata atrocità, messi in atto da giovani militi che, infatuati dal ruolo loro assegnato, effettuano scorribande nel territorio.
Queste vittime innocenti sono accomunate nel ricordo in una lapide collocata dalla popolazione dei due paesi vicini nel marzo 1946 sulla facciata della pieve di Vignola dove si legge: “perché resti l’ammonitore ricordo dei delitti del fascismo”.

Da sinistra e in senso orario: La lapide nel cimitero di Vignola che ricorda la morte per mano dei fascisti della X Mas dei fratelli Galli mentre erano intenti alla potatura delle viti; Renato Galli (23 anni); Silvio Galli (16 anni).
Da sinistra e in senso orario: La lapide nel cimitero di Vignola che ricorda la morte per mano dei fascisti della X Mas dei fratelli Galli mentre erano intenti alla potatura delle viti; Renato Galli (23 anni); Silvio Galli (16 anni).