FORMAZIONI PARTIGIANE A COLORETTA
FORMAZIONI PARTIGIANE A COLORETTA
Dalle prime bande alla “Pontremolese”
Dalle prime bande alla “Pontremolese”
A Coloretta si succedono una serie di gruppi di partigiani, dalle prime bande, fino da arrivare alla Prima Divisione Liguria, guidata da Mario Fontana e negli ultimi mesi il Battaglione “Pontremolese”
A Coloretta si succedono una serie di gruppi di partigiani, dalle prime bande, fino da arrivare alla Prima Divisione Liguria, guidata da Mario Fontana e negli ultimi mesi il Battaglione “Pontremolese”

A Coloretta, già nella primavera del 1944, l’organizzazione partigiana aveva messo in atto alcune azioni eclatanti come, ad esempio l’assalto alla locale caserma dei Carabinieri: era stato il sottotenente dell’esercito Franco Coni “Franco”, alla guida di un gruppo di “ribelli”, a guidare l’attacco e disarmare i militi.
Nel luglio ’44 si organizza la Prima Divisione Liguria con quasi tutte le formazioni: il comando è affidato al col. Mario Fontana “Turchi” che auspica un’organizzazione basata su regole militari; il progetto riesce solo in parte per il rastrellamento nazifascista che investe il territorio nei primi giorni di agosto con forti perdite nonché lo sbandamento di numerosi gruppi. Tra i civili uccisi anche il sacerdote don Angelo Quiligotti.
Negli ultimi mesi di guerra Coloretta viene scelta quale sede del comando del Battaglione “Pontremolese”, nato dalla fusione con la Brigata “Costiera”, piccola formazione attiva dall’autunno ‘44 tra La Spezia e Deiva e in parte distaccata a Zignago. Tra i fondatori è Enzo Monali “Petrovich” che ne sarà anche comandante; il gruppo si era formato nell’autunno precedente ed è una delle numerose formazioni che operano in zona: “Cento Croci”, “Melchiorre Vanni”, “Gramsci”, la Colonna “Giustizia e Libertà”, il “Picelli”, sono solo alcune delle più importanti.
A Coloretta, già nella primavera del 1944, l’organizzazione partigiana aveva messo in atto alcune azioni eclatanti come, ad esempio l’assalto alla locale caserma dei Carabinieri: era stato il sottotenente dell’esercito Franco Coni “Franco”, alla guida di un gruppo di “ribelli”, a guidare l’attacco e disarmare i militi.
Nel luglio ’44 si organizza la Prima Divisione Liguria con quasi tutte le formazioni: il comando è affidato al col. Mario Fontana “Turchi” che auspica un’organizzazione basata su regole militari; il progetto riesce solo in parte per il rastrellamento nazifascista che investe il territorio nei primi giorni di agosto con forti perdite nonché lo sbandamento di numerosi gruppi. Tra i civili uccisi anche il sacerdote don Angelo Quiligotti.
Negli ultimi mesi di guerra Coloretta viene scelta quale sede del comando del Battaglione “Pontremolese”, nato dalla fusione con la Brigata “Costiera”, piccola formazione attiva dall’autunno ‘44 tra La Spezia e Deiva e in parte distaccata a Zignago. Tra i fondatori è Enzo Monali “Petrovich” che ne sarà anche comandante; il gruppo si era formato nell’autunno precedente ed è una delle numerose formazioni che operano in zona: “Cento Croci”, “Melchiorre Vanni”, “Gramsci”, la Colonna “Giustizia e Libertà”, il “Picelli”, sono solo alcune delle più importanti.
